EB Veneto F.V.G.: a partire da maggio previsti nuovi servizi e procedure

Tra le novità la possibilità di chiedere i rimborsi per i figli fino a 14 anni, l’aumento dell’importo dell’una tantum destinata alla natalità, fino a 90 giorni di tempo per richiedere i rimborsi 

L’EB Veneto F.V.G., l’ente bilaterale regionale del Commercio, dei Servizi e del Turismo del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, ha stabilito nuovi servizi e procedure in vigore dal 1°maggio 2023 per tutti i dipendenti titolari e soci delle aziende iscritte. 
Tra le novità vi è l’aumento dell’età del figlio, da 12 a 14 anni, per richiedere il rimborso del 50% dei costi sostenuti per baby-sitter, centri estivi, dopo scuola, campi scuola, attività sportiva e l’incremento dell’erogazione dell’una tantum per la natalità da 350,00 a 400,00 euro.
La possibilità di richiedere il rimborso rispetto alla data di fattura passa da un termine di 60 a 90 giorni.
Al fine di ottenere un maggiore monitoraggio delle vulnerabilità informatiche, è stato anche introdotto la possibilità di un rimborso del 50%, fino ad un massimo di 400,00 euro per i costi sostenuti dall’azienda per l’acquisto di prodotti, strumenti e attrezzature altamente innovativi, o per l’attivazione di piattaforme per la gestione di piani di welfare aziendale o di software per la gestione della fatturazione elettronica.

CCNL Istituzioni Socio-Assistenziali (Anaste-Confsal): erogata l’Una Tantum nel mese di maggio

Una Tantum di euro 300,00 versata ai dipendenti del settore

Il CCNL sottoscritto in data 27 dicembre 2022, tra Anaste; Confsal; Cse Sanità (Federazione delle professioni sanitarie sociali tecniche e amministrative della Confederazione Cse); Cse Fulscam (Federazione Unitaria Lavoratori Servizi, Commercio, Albergo e Mensa); Confelp-Confederazione Europea Lavoratori e Pensionati, ed applicato a tutti i dipendenti di Enti giuridici, imprese, aziende, associazioni ed iniziative organizzate, operanti nei settori di seguito riportati:
– ex Ipab depubblicizzate, Fondazioni, Associazioni con o senza figura giuridica riconosciuta. Enti del Terzo Settore, Cooperative o Consorzi;
– Centri e servizi a ciclo diurno, ambulatori e istituti riabilitativi e diagnostici, per anziani e per disabili, nonché delle strutture e servizi per malati terminali o in stato vegetativo permanente o in stato di minima coscienza;
– Residenze Socio Sanitarie-Psichiatriche;
– Enti che gestiscano, in qualsivoglia forma giuridica essi siano costituiti, servizi per tossicodipendenti o alcool- dipendenti, comunque denominati; servizi per portatori di handicap comunque denominati (istituti assistenziali, centri per la riabilitazione, istituti psico-medico-pedagogici, residenze sanitarie assistenziali, comunità alloggio, assistenza domiciliare, ecc.); servizi per anziani autosufficienti, parzialmente autosufficienti, non autosufficienti e/o per soggetti in stato di disagio sociale comunque denominati (case di riposo, residence, residenze sanitarie assistenziali, case-albergo, case protette, assistenza domiciliare, ecc.);
nonché, applicato ai rapporti di lavoro di tipo privato nel comparto socio-sanitario-assisteziale-educativo per le realtà aderenti all’Anaste che si impegnano ad assumere comportamenti coerenti su tutto il territorio nazionale, prevede, secondo quanto disciplinato dall’art. 71 “Indennità di vacanza contrattuale”, ed a copertura del periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 e la data di sottoscrizione del CCNL, la corresponsione a ciascun lavoratore, di un ammontare a titolo di Una Tantum pari ad euro 300,00, da versare loro in 15 tranche mensili e con il medesimo importo, decorrenti dalla data di sottoscrizione contrattuale.

 

 

Al via da settembre il Supporto per la formazione e il lavoro

La nuova misura, inclusa nel Decreto Lavoro, stanzia 350 al mese per la partecipazione a programmi formativi (D.L. n. 48/2023).

Oltre all’Assegno di inclusione, il Decreto Lavoro (D.L. n. 48/2023) varato dal governo il 1° maggio scorso, prevede anche il Supporto per la formazione e il lavoro. Si tratta di una misura che punta a favorire l’attivazione nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa, mediante la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale. La partenza del Supporto per la formazione e il lavoro è prevista dal 1° settembre 2023.

Peraltro, nelle misure di Supporto per la formazione e il lavoro rientra il servizio civile universale per lo svolgimento del quale gli enti preposti possono riservare quote supplementari in deroga ai requisiti di partecipazione: Inoltre, nelle misure di Supporto rientrano anche i progetti utili alla collettività in genere.

I requisiti

Il Supporto per la formazione e il lavoro è utilizzabile dai componenti dei nuclei familiari, di età compresa tra 18 e 59 anni, con un valore dell’ISEE familiare, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro annui, che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione.

Il Supporto per la formazione e il lavoro può essere utilizzato, comunque, anche dai componenti dei nuclei che percepiscono l’Assegno di inclusione, che non siano calcolati nella scala di equivalenza e che non siano sottoposti agli obblighi conseguenti. La misura in oggetto è invece incompatibile con il Reddito e la Pensione di cittadinanza e con ogni altro strumento pubblico di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione.

La domanda

Al fine di beneficiare dello strumento, i soggetti interessati dovranno registrarsi su una piattaforma informatica nazionale, rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e autorizzare espressamente la trasmissione dei dati relativi alla richiesta ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro, agli enti autorizzati all’attività di intermediazione e ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro. 

Il patto di servizio personalizzato

Il richiedente della misura del Supporto viene convocato presso il servizio per il lavoro competente, per la stipula del patto di servizio personalizzato, dopo la sottoscrizione del patto di attivazione digitale. Nel patto di servizio personalizzato, il beneficiario del Supporto per la formazione e il lavoro deve indicare di essersi rivolto ad almeno 3 agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione, quale misura di attivazione al lavoro. Il patto di servizio personalizzato può prevedere l’adesione ai servizi al lavoro e ai percorsi formativi previsti dal Programma nazionale per la Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL).

In caso di partecipazione ai programmi formativi e a progetti utili alla collettività, per tutta la loro durata e comunque per un periodo massimo di 12 mesi, l’interessato riceve un beneficio economico pari a 350 euro mensili. Il beneficio economico è erogato mediante bonifico, da parte dell’INPS.

L’interessato, infine, è tenuto ad aderire alle misure di formazione e di attivazione lavorativa indicate nel patto di servizio personalizzato, dando conferma, almeno ogni 90 giorni, ai servizi competenti, anche in via telematica, della partecipazione a tali attività. In mancanza di conferma, il beneficio viene sospeso.

CCNL Legno Arredamento – Industria: le OO.SS. chiedono la riapertura del tavolo di rinnovo

Feneal, Filca e Fillea, in attesa di novità sulle posizioni assunte da FederLegno, minacciano la ripresa della mobilitazione di settore 

Dopo l’interruzione delle trattative e del conseguente sciopero del 21 Aprile 2023, Feneal, Filca e Fillea sono in attesa di ricevere da parte di FederLegno e delle aziende associate novità in merito alla riapertura del tavolo di confronto per il rinnovo del contratto collettivo, scaduto lo scorso 31 dicembre.
Nel contempo prosegue la mobilitazione delle OO.SS. di settore a difesa del contratto collettivo, del giusto salario, del riconoscimento di diritti e formazione, confermando il blocco di tutte le prestazioni straordinarie e dell’istituto della flessibilità.  
In una nota dei giorni scorsi delle Segreterie nazionale si evince il richiamo alla responsabilità contrattuale verso le lavoratrici e i lavoratori in un momento così delicato ed il conseguente riconoscimento del giusto incremento salariale. L’intento dei Sindacati è quello di trovare soluzioni positive per le lavoratrici e i lavoratori, che hanno dato un grande contributo allo sviluppo del settore con le loro professionalità.
In assenza di novità entro il 31 maggio si sono dichiarati disponibili a dare mandato alle strutture territoriali e alle Rsu per l’organizzazione di una serie di iniziative di mobilitazione a sostegno della vertenza da definire a livello locale per i mesi di giugno e luglio.

CIPL Edilizia Industria – Ferrara: determinato l’Elemento Variabile della Retribuzione per il 2023

Erogazione dell’EVR per il personale di Settore

Il Verbale di Accordo siglato in data 5 Aprile 2023 tra Ance Emilia Area Centro, Cna Costruzioni di Ferrara, Confartigianato di Ferrara, Legacoop Estense sede di Ferrara, Confcooperative della Provincia di Ferrara, Aggi Emilia Romagna e Feneal-Uil di Ferrara, Filca-Cisl di Ferrara, Fillea-Cgil di Ferrara, prevede che, le Parti, ai fini della determinazione dell’EVR, verificheranno l’andamento congiunturale del settore della Provincia di Ferrara, avvalendosi dei seguenti indicatori registrati in Cassa Edile:
a) Numero lavoratori iscritti in Cassa Edile;
b) Monte salari denunciato in Cassa Edile;
c) Ore complessivamente denunciate in Cassa Edile;
d) Numero imprese iscritte in Cassa Edile aventi sede legale nella provincia di Ferrara.
Le verifiche relative all’erogazione effettuata durante l’anno corrente, si sono svolte contestualmente alla sottoscrizione del presente Verbale di Accordo, mentre quelle concernenti alla corresponsione negli anni 2024 e 2025, avranno luogo entro il mese di febbraio di ciascun annualità.
La disamina degli indicatori in fase di verifica, sarà effettuata sulla base delle loro medie triennali, nell’ambito di un quadriennio complessivo ed inoltre, le Parti attribuiscono a ciascun indicatore un peso pari nella misura del 25% del totale.
Le Parti Sociali determineranno altresì, l’Importo territoriale, mensile ed orario, dell’EVR per ogni livello retributivo nella misura corrispondente alla somma dei pesi percentuali degli indicatori positivi applicata agli importi indicati nelle tabelle sottostanti.

 

Livelli E.V.R. 2023 Impiegati (Valori mensili) E.V.R. 2023 operai (Valori orari)
8 83,32
7 65,23
6 58,71
5 48,92 0,28
4 45,66 0,26
3 42,4 0,25
2 38,16 0,22
1 32,61 0,19

 

Livelli E.V.R. 2024 e 2025 Impiegati (Valori mensili) E.V.R. 2024 e 2025 operai (Valori orari)
8 91,32
7 71,63
6 64,47
5 53,72 0,31
4 50,14 0,29
3 46,56 0,27
2 41,9 0,24
1 35,81 0,21

Qualora solo un indicatore risulti positivo, il datore di lavoro provvederà al pagamento dell’EVR nella misura equivalente al 50% dell’Importo territoriale dell’emolumento in questione risultante dalle verifiche dell’andamento congiunturale del settore. Se invece nessun indicatore risulti positivo, il datore di lavoro non dovrà pagare alcunché.
Nei casi in cui quest’ultimo per effetto di verifiche aziendali negative o parzialmente positive, ritenga di non dover pagare l’EVR, o di doverlo pagare in misura ridotta, è tenuto a inviare, entro il 31 maggio 2023 per la verifica relativa all’erogazione dell’emolumento del medesimo anno, nonché entro il 31 marzo per le verifiche relative alle erogazioni dell’EVR 2024 e 2025, apposita comunicazione alle Rsa/Rsu se presenti, ed alle OO.SS. firmatarie e alla Cassa Edile. La comunicazione deve contenere le risultanze della verifica da cui deriva il mancato o ridotto versamento dell’EVR. In assenza di questa entro i termini indicati, il datore dovrà comunque provvedere al pagamento dell’EVR nella misura equivalente all’Importo massimo risultante dalle verifiche dell’andamento congiunturale del settore.
L’Accordo prevede anche che l’EVR se dovuto in base alle verifiche territoriali e aziendali, dovrà esser erogato per i mesi effettivi di lavoro, da aprile a dicembre compresi ed ai lavoratori in forza nel medesimo periodo. Per le corresponsioni relative all’anno 2023, le quote di competenza delle mensilità di aprile e maggio, se dovute, saranno versate unitamente alle retribuzioni relative ai periodi di paga di giugno e luglio ed alle quote di competenza dei medesimi mesi. Ed ancora, il Verbale specifica che, le eventuali giornate di ferie retribuite e permessi retribuiti nel corso dei mesi di versamento, non avranno effetti sul calcolo dell’emolumento, venendo pertanto considerati equivalenti a giornate lavorative.
Nel caso di attività lavorativa a tempo parziale, l’importo dell’Elemento Variabile della Retribuzione territoriale sarà determinato in proporzione all’orario di lavoro, mentre questo sarà escluso da ogni istituto retributivo indiretto o differito, ivi compreso il Tfr, nonché da percentuali e maggiorazioni contrattuali, essendosene già tenuto conto nella determinazione della misura del medesimo.
Da ultimo, le Parti stabiliscono che, la corretta applicazione del presente Accordo da parte delle Aziende, costituisce condizione per poter accedere alle agevolazioni contributive e alle eventuali aliquote contributive ridotte previste dai contratti collettivi nazionali e territoriali, ai fini dei versamenti Cassa Edile. A tal proposito, esse dovranno altresì dichiarare a questa, in concomitanza alle normali denunce relative ai mesi da aprile a dicembre, l’avvenuto pagamento degli importi dell’EVR erogato sia ai dipendenti operai, sia ai dipendenti impiegati. Ed infine, gli importi dell’Elemento Variabile della Retribuzione, non costituiscono imponibile contributivo Cassa Edile.